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Domenica, 28 Aprile 2024
Il processo

Inchiesta Propaggine, alla sbarra boss e picciotti della 'ndrina romana

Ieri la prima udienza. Sotto processo Vincenzo Alvaro, ritento dalla procura uno dei due capi della locale di ‘ndrangheta di Roma

E’ iniziato ieri il processo contro la prima ‘Ndrina romana individuata dagli inquirenti con la maxi inchiesta “Propaggine“. Fra gli imputati figurano i due boss ritenuti al vertice dell’organizzazione criminale.

Soltanto per l’appello degli imputati è andata via più di un’ora: un processo imponente, dunque, quello che si è aperto ieri nell’aula Occorsio del tribunale di Roma, davanti all’ottava sezione penale presieduta dalla giudice Paola Roja.

Alla sbarra quelli che secondo la Direzione distrettuale di Roma sono a vario titolo gli artefici, gli affiliati e i facilitatori della prima locale di ‘ndrangheta nata nella capitale. 43 gli imputati nel dibattimento iniziato ieri. I principali sono in videocollegamento: Vincenzo Alvaro uno dei due capi della locale di Roma, secondo la Procura, assiste dal carcere di Opera. 

Alla Corte sono pervenute subito alcune istanze da parte di imputati che chiedevano di essere ammessi al rito abbreviato condizionato. Tutte rigettate. Le prime schermaglie di un maxi processo che si annuncia combattuto tra accusa e difese. L’altro boss ai vertici del gruppo, Antonio Carzo ha scelto invece il rito abbreviato che si concluderà il 20 settembre per un’altra ventina di imputati.

In questo procedimento c’è un’unica parte civile: l’associazione antimafia Antonino Caponnetto. L’udienza è stata aggiornata al 9 ottobre per l’esame delle questioni preliminari.

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