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Non c'è due senza tre: la Reggina batte il Perugia e può sognare

Terza vittoria consecutiva per gli amaranto, dopo Vicenza e Parma. Galabinov e Bellomo decidono la sfida del Renato Curi terminata 0-2. Calabresi che salgono al secondo posto in classifica insieme al Benevento

Se è un sogno, non svegliate per nessuna ragione al mondo il popolo amaranto. La Reggina corre velocissimo in Serie B, ottenendo la terza vittoria consecutiva dopo Vicenza e Parma, conquistando il secondo posto insieme al Benevento e piazzandosi a soli due punti dalla vetta. Insomma, dopo 10 partite siamo ancora all'inizio ma c'è già da leccarsi i baffi. Merito di una squadra, quella guidata da mister Aglietti, in grado di andare su un campo ostico come quello del Perugia, non subire più di tanto in difesa e massimizzando le azioni offensive. Morale della favola? 0-2 e felicità alle stelle.

Qual'è il modo migliore per annientare psicologicamente un avversario? Semplimente andando a segnare all'inizio e alla fine del primo tempo. Metti subito le cose in chiaro, gestisti e poi crei un margine di sicurezza. La frazione iniziale di Perugia-Reggina è andata esattamente così. I padroni di casa hanno fatto la partita, controllando il possesso palla ma rimanendo inattivi in zona interessante. La stessa zona che lato ospite ha riservato gol ed emozioni. Galabinov e soprattutto Bellomo - autore di una rete e un assist - sono saliti in cattedra, mettendo in campo una prestazione tutta qualità e cinismo.

La ripresa, facendo tesoro di un chiaro e ben definito canovaccio dei precedenti 45 minuti di gioco, non può far altro che raccontare la medesima storia. Reggina ancora una volta precisa, attenta e cinica in entrambe le fasi. La generale qualità nella gestione di ogni singolo pallone ha poi fatto il resto per una prestazione concreta, compatta e convincente. Il Perugia non è riuscito, pur creando buone trame, a rendersi realmente pericolosa dalle parti di Turati e non ha potuto far altro che arrendersi ad un risultato ormai segnato.

Scelte di formazione

Era logico immaginarsi una serie di rotazioni, cambi in ogni reparto nel pieno stile di un classico turno infrasettimanale e di un generale calendario ricco di impegni ravvicinati. Invece, mister Aglietti sorprende tutti e conferma in blocco l'11 titolare visto nella vittoria 2-1 contro il Parma. Sono solo due i cambi, ovvero Bianchi al posto di Hetemaj e Laribi per Menez. Torna anche il 4-2-3-1 a differenza del 4-4-2 visto domenica al Granillo. Da segnalare, poi, come Turati abbia mantenuto il posto tra i pali, nonostante il ritorno post squalifica del più esperto Micai.

Davvero ottimo il rendimento del Perugia in quest'avvio di campionato. 14 punti già collezionati e risultati importanti conquistati, come l'ultimo pareggio a reti inviolate contro il Lecce o la precedente vittoria 1-0 in casa ai danni del Brescia. Insomma, squadra di altissimo livello quella guidata da mister Massimiliano Alvini che, rispetto allo 0-0 del Via del Mare, decide di effettuare quattro cambi: Zanandrea figura nei tre di difesa al posto di Dell'Orco, a centrocampo giocano Ghion e Lisi invece di Santoro e Falzerano, mentre in attacco è Matos a far coppia con De Luca e non Carretta.

Primo tempo in discesa

Un fulmine a ciel sereno ad illuminare l'avvio di gara. Siamo al 5', palla a Bellomo sulla fascia sinistra. Il 10 barese alza la testa e scodella in mezzo un delizioso pallone verso il centro dell'area, dove spicca Galabinov. L'attaccante bulgaro stacca di testa più in alto di tutti e batte Chichizola con uno dei suoi marchi di fabbrica, portando così in vantaggio la Reggina alla prima azione buona. 

Si rende pericolosissimo il Perugia al 15'. Ferrarini è solo sulla fascia destra e può crossare con facilità un pallone teso in mezzo a trovare Matos. Da pochi passi, l'attaccante brasiliano colpisce di testa sparando però troppo alto sopra la traversa. La Reggina segna ancora al 44'. Di Chiara scende sulla corsia sinistra, poi appoggia rasoterra a rimorchio verso Bellomo. Nonostante alcune deviazioni, la palla arriva al 10 barese che calcia di forza e qualità, gonfiando la rete.

Secondo tempo inesistente

Non accade praticamente nulla di interessante nella ripresa. Una partita controllata in lungo e in largo dalla Reggina, capace di non rischiare nulla in difesa e risparmiando le energie in fase offensiva. Il Perugia, apparso stanco con il passare dei minuti, accusa anche il colpo psicologico di essere sotto di due gol e senza nessuno spiraglio di arrivare vicino la porta avversaria.

Tabellino e pagelle amaranto

Perugia (3-4-1-2): Chichizola; Sgarbi, Angella, Zanandrea (75' Murgia); Ferrarini, Ghion (61' Burrai), Segre, Lisi (62' Falzerano); Kouan; Matos (61' Carretta, 65' Murano), De Luca. A disposizione: Fulignati, Rosi, Gyabuaa, Dell'Orco, Vanbaleghem, Curado, Santoro. Allenatore: Alvini.

Reggina (4-2-3-1): Turati 6.5; Loiacono 6 (83' Lakicevic sv), Cionek 6.5, Stavropoulos 6, Di Chiara 6.5; Bianchi 6, Crisetig 6; Laribi 6 (64' Ricci 5.5), Bellomo 8 (71' Hetemaj 6), Rivas 6 (46' Cortinovis 6.5); Galabinov 7.5 (83' Montalto sv). A disposizione: Micai, Amione, Lakicevic, Liotti, Regini, Denis, Ménez, Montalto, Tumminello. Allenatore: Aglietti 8.

Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara (Mattia Scarpa di Reggio Emilia e Nicolò Cipriani di Empoli). IV uomo: Tommaso Zamagni di Cesena. VAR: Luca Banti di Livorno. AVAR: Pasquale Capaldo di Napoli.

Marcatori: 5' Galabinov (R), 44' Bellomo (R)

Note – Ammoniti: Bellomo (R), Matos (P), Crisetig (R), Kouan (P), Burrai (P), Ricci (R). Calci d'angolo: 4-2. Recupero: 1' pt, 5' st.

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