'Ndrangheta, nel calendario della Dia trova spazio Atena combattente
Il mese di marzo del 2024 dedicato alla criminalità organizzata calabrese che dal Reggino ha allungato i suoi tentacoli in tutto il mondo
Il mese di marzo del 2024 dedicato alla criminalità organizzata calabrese che dal Reggino ha allungato i suoi tentacoli in tutto il mondo
Per la Dia sono la Costa d’Avorio, la Guinea-Bissau e il Ghana gli snodi logistici per il traffico di stupefacenti
Gli 007 della Direzione investigativa antimafia hanno tracciato nel Nord Italia 46 locali"
Del gruppo di lavoro faranno parte i dirigenti generali dei dipartimenti regionali e gli specialisti dei gruppi provinciali interforze antimafia costituiti presso le prefetture
Presentata in Parlamento l'analisi dei fatti criminali relativa al primo semestre del 2022
Questa è la fotografia della consorteria criminale calabrese, in particolare reggina, scattata dalla Direzione investigativa antimafia
Questi provvedimenti, come spiegato nella relazione semestrale, vengono emessi per "proteggere e dirigere l'attività economica nazionale"
La relazione della Dia riferita al primo semestre del 2021 mette in evidenza come gli affiliati di queste strutture proiettate si attengono comunque alle stesse regole delle cosche calabresi da cui sono originate
Il sindaco ff della Città Metropolitana Carmelo Versace: "Momento significativo che fa riflettere sull'attività di servizio e sul sacrificio degli uomini dello Stato"
Secondo il direttore della Dia, Maurizio Vallone, ogni entità criminale è specializzata in settori ben definiti e non esiste una egemonia mafiosa
Il sindaco metropolitano facente funzioni Versace: "Fondamentale far conoscere ai giovani l'impegno dello Stato a tutela dei diritti e della legalità"
Il direttore Maurizio Vallone parla della metamorfosi dei boss e fissa nella rete i nuovi obiettivi delle cosche
L'esposizione sarà ospitata a palazzo Alvaro e aperta al pubblico dalle ore 16 alle 19 di lunedì 24 gennaio, dalle ore 9 alle 19 dal 25 al 27 gennaio e dalle ore 9 alle ore 13 del 28 gennaio. Tutti gli appuntamenti promossi per i trent'anni della Direzione investigativa antimafia
Gli accertamenti hanno consentito di accertare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati
Emergono i primi particolari dell'inchiesta della Dia che ha portato agli arresti domiciliari sei indagati
All'alba sono scattati gli arresti fra Torino e la provincia di Reggio Calabria, i reati contestati sono: usura, associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atto pubblico
Gli uomini della Dia, guidati da Maurizio Vallone, hanno messo in risalto "l'ampio e pressoché inedito squarcio” che potrebbe aprirsi negli affari dei boss
Gli investigatori della Direzione investigativa antimafia hanno messo in evidenza la crescita degli interessi delle cosche in nord Italia
Dalla relazione della Dia emergono i mutamenti della criminalità organizzata calabrese che punta sempre di più all'intromissione nella gestione della cosa pubblica
Dalla relazione della Dia, da poco presentata al Parlamento, emerge il mutamento delle organizzazioni criminali che hanno saputo sfruttare anche la pandemia da Covid-19
La Direzione investigativa antimafia ha censito 46 locali presenti in 6 regioni lontane dalla Calabria, mentre la presenza fuori dai confini nazionali pare essere favorito dal "disallineamento normativo"
Sotto la lente d'ingrandimento della Dia i traffici di sostanze stupefacenti, in un contesto segnato da una nuova vena di pentitismo, e la "predilezione" di alcuni boss per il reddito di cittadinanza
La Direzione investigativa antimafia lancia l'allarme sulle capacità della 'ndrangheta di sostituire lo Stato in una fase delicata dell'economia e di infiltrare la macchina amministrativa "interloquendo" con la politica
Presentato al Parlamento il rapporto degli 007 guidati da Maurizio Vallone, la crisi economica legata alla pandemia potrebbe aprire le porte di diversi settori economici alle cosche calabresi
Il provvedimento è stato eseguito dalla Dia, per gli investigatori la società sarebbe stata permeabile alle infiltrazioni della 'ndrangheta. Contemporaneamente sono stati sequestrati beni per 800 mila euro a Massimo Buda